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domenica 12 ottobre 2014

Che sguardo avrebbe Cristo?




Cosa farebbe Cristo, che sguardo avrebbe Cristo su questo problema”».

Mi stupisco che il cardinal Parolin con tutta la sua grandiosa intelligenza si pone questa banale domanda, quando se esso fosse preso dallo Spirito Santo sarebbe Dio stesso a dar lui la risposta ad ogni suo interrogativo... 

La domanda del porporato porta con se altre domande ed altre risposte...
E sopratutto cosa pensa Cristo di tali situazioni? 
Visto che ha citato il sinodo, vediamo di capire un attimo cosa Cristo stesso pensa di tali situazioni e cosa prova in tali situazioni... il sinodo verte sulla famiglia, principalmente sulle relazioni sentimentali-sessuali...sia il matrimonio, che la sessualità promiscua..(gay)

Dato che Cristo essendo il detentore della legge e il suo portavoce massimo, esso ha già stabilito le regole sulle quali bisogna capire come muoversi nel mondo di ogni tempo.

Ora proviamo a capire, i sentimenti di un Re che vede il mondo dalla sua prospettiva, cioè quella a 360 gradi sferici..
Il tema è unico, che si tratti  il divorzio e accompagnamento che poi dovrebbe diventare seconde nozze...o di relazioni promiscue(gay), non cambia il discorso.

Innanzitutto Gesù come depositario della legge del Padre Celeste, non può Esso stesso stabilire una legge diversa, Esso la definita assieme al Padre suo, prima ancora della creazione dei tempi...per cui Esso si attiene ad essa.... ma nello specifico, quando un uomo si separa dalla propria sposa, Cristo prova grande dolore, perché sa già l'esito della natura umana, e le sofferenza che essa porta ad entrambi specie se ci sono anche dei figli. Se l'uomo o la donna si mantenessero nella loro umana natura senza incorrere nel peccato, di adulterio, tutto andrebbe bene, ma dato che il Signore conosce molto bene la natura umana, sa che l'uomo più che la donna è portato ad essere un adultero, per cui appena trova una nuova donna, e vorrebbe condividere con lei, un nuova relazione amorosa, sotto il profilo affettivo lo potrebbe fare, se rimane fuori dalla legge posta da Cristo, ma sappia che questo è peccato. Ma non sotto la volontà di Cristo, perché egli fu molto chiaro, e certamente per quanto Cristo possa essere misericordioso, pietoso, ecc, non può discostarsi dalla legge eterna, che Esso stesso ha posto, come fulcro del suo credo. Quindi Gesù è molto rattristato, quando l'uomo o la donna cristiani si accingono a divenire adulteri, egli vorrebbe anche aiutarli, ma Egli stesso, non può, far azione contraria a Se stesso. Non può per un sentimento d'amore, superare se stesso, visto che quanto da egli predisposto era già fissato nel tempo, come azione giusta, come legge perfetta; teniamo presente che la legge di Gesù serve ad uno scopo, ben preciso che non è solo quello di permettere che due esseri umani si amino, si desiderino e abbiamo prole, ma ad uno scopo superiore, che è quello della salvezza eterna. Non avrebbe dato una legge così restrittiva se il suo scopo non fosse stato quello di salvare più anime possibile, Egli ambisce che tutte le sue creature tornino a lui, ma per far ciò deve porre delle leggi ferree, che non escano e non diano la possibilità a satana di attaccarlo e renderlo inferiore ad un demone, così la legge è posta per glorificare Dio, nella vita dell'uomo, per cui anche se Egli è rattristato, addolorato, sconfortato nel vedere tanta miseria nel peccato, tanto dolore, ma il suo scopo è quello di ottenere famiglie sante, affinché satana non possa dir nulla di strano, non possa recriminare nulla a Dio... Con la medesima misura è misurata qualsiasi cosa, con la medesima legge è fatto tutto, per cui chiedersi cosa Cristo avrebbe fatto o provato o con che occhi avrebbe guardato queste situazioni, è inutile perché già lo sappiamo....Invece dobbiamo capire noi cosa siamo disposti a fare, perché l'enigma non sta in Cristo ma noi. Gesù è limpido nei suoi propositi, nei suoi pensieri, se la società di oggi è corrotta, è malata, è disperata da mille cose, è perché chi cerca di dare un aiuto non è più nella legge di Dio, ma anch'esso brancola nel buio...Se voi foste tanto santi, non avreste bisogno di un sinodo per stabilire ciò che è giusto da ciò che non è, e se voi foste pieni di Spirito Santo, sapreste insegnare al mondo, e avreste la soluzione in mano a tutte le necessità di qualsiasi tempo, invece le vostre parole, denotano che avete abbandonato lo Spirito Santo, per cui, chiedersi cosa Cristo avrebbe provato in simili situazioni, è pure sciocco...

Cosa farebbe Cristo, che sguardo avrebbe Cristo su questo problema”,  è come fare i conti senza l’oste. O un po' peggio che fare i conti senza l’oste».  Secondo il porporato «è difficile immaginare una Chiesa che dice a Cristo: “Tu sei il nostro capo, tu sei il centro di tutto”, ma poi a risolvere i problemi ci pensiamo noi, con le nostre idee giuste, le idee vere che abbiamo preso da te. Facciamo noi le cose a tuo nome. Senza la tua grazia. Senza dover seguire sempre il tuo sguardo… Senza commuoverci davanti ai tuoi miracoli»
Eppure Cristo tante volte vi ha richiamati, sia gentilmente che aspramente, mediante molti santi, vi anche bacchettati, ma voi non avete mai accolto e voluto ascoltare la sua parola da quanto eravate presi dal vostro orgoglio, ed ora, vi lagnate? Parrebbe un ipocrisia. 

""Poi, riferendosi ai problemi nuovi vissuti dalle periferie romane («Cresce l'indifferenza e l'anonimato, che prima non c'erano.""Credo che il Cardinale sbagli la domanda, dovrebbe capire cosa in realtà ha fatto o non fatto la chiesa per cambiare la sua prospettiva, affinché le masse, mutino i loro pensieri e i loro sentimenti verso di essa... 

Per il restante del discorso è condivisibllissimo...nulla da obbiettare...
Ogni essere umano ha sempre da raccontare piccole avventure nella propria vita, non esiste nessuno nemmeno un ateo che non gli sia accaduto qualcosa fuori dal normale che non sia degno di essere accolto come azione vera di Dio... 

Provi a pensare cosa a Cristo interessa di più, far vivere una vita bella e agiata oppure salvare le anime? Quindi capirà se è il caso usare la Misercodia o oppure la spada!!!

Eppure ce lo fa capire, quando satana lo tenta e gli offre tutti regni del mondo...Mai possibile che non abbiate capito che questa parabola reale era rivolta a tutti e non solo a Lui? 

importante

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!