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domenica 8 marzo 2015

La sapienza secondo Francesco I°, Papa!

La sapienza secondo Francesco I°, Papa!

Il peccato si "lava" facendo il bene


-----  la farse è  giusta nel suo senso, ma c’è un punto che il pontefice non tiene conto …

“«i finti santi, che anche davanti al cielo si preoccupano di sembrarvi più che di esservi,”
---in tanto prima di tutto un vero santo mai dirà di essere santo …. Per cui nessuno lo potrà identificare se esso non si espone in alcun modo … i  finti santi non si pongono davanti al cielo, ne si pongono il problema di Dio, sanno di essere falsi, sanno di ingannare e lo fanno con precisa intenzione ma si nascondono bene e sanno camuffarsi, meglio dei santi veri agli occhi della gente che non ha in se lo Spirito Santo, l’unico che identifica e sa distinguere un vero Santo da uno falso; per cui un falso santo si preoccupa sia di sembrarvi  che di far credere di esserlo, più che un vero santo che non si preoccupa di dimostrare a nessuno ne di sembrarvi ne di esservi. Si vede la differenza tra un vero santo e un falso santo da diversi fattori, primo tra tutti l’umiltà, ed altri che possono apparire agli occhi di molti poco importanti, ma che ad un attento osservatore dimostrano chi ha innanzi.

“e i peccatori santificati, che al di là del male fatto hanno imparato a “fare” un bene più grande. Non c’è mai stato dubbio su chi Dio preferisca». “

“Papa Francesco, nella sua meditazione a Santa Marta, spiega che Dio, nello stesso tempo ordina e invita a imparare a fare il bene:”
«Cessate di fare il male, imparate a fare il bene difendendo orfani e vedove. Vale a dire quelli che nessuno ricorda tra i quali ci sono anche gli anziani abbandonati, i bambini che non vanno a scuola e quelli che non sanno fare il segno della Croce».

“Dietro questo imperativo c'è l'invito alla conversione.
Ci si converte, spiega il Papa, imparando a fare il bene: «La sporcizia del cuore non si toglie come si toglie una macchia: andiamo in tintoria e usciamo puliti …”

--- La metafora della tintoria come la chiesa, Francesco I°  sta svilendo la confessione, per lui andarsi a confessare significa pulirsi dalla macchie, non significa pentirsi del peccato arrecato prima di tutto a Nostro Signore Gesù il Cristo di Dio. Ma prende una valenza diversa, la confessione serve solo per smacchiarsi impunemente, senza un reale perdono; secondo Francesco I°, per togliere il peccato non serve la confessione, ma serve fare opere di bene, con le quali otterrai il perdono dei tuoi peccati, questa cosa è falsa, perché sappiamo bene che non vi è nulla meglio che pulire le anime con l’uso della confessione, della riconciliazione, mentre agire per il bene delle anime, serve principalmente come Gesù stesso ha detto ad accumulare tesori nei cieli dove ruggine non consuma, ma un credente non può far il bene se in se stesso c’è il male, è una contraddizione in termini, un fedele cristiano non può praticare il bene se in esso vi è una serie di gravi peccati, il signore non lo perdonerà solo perché ha fatto molte opere di bene, ma otterrà il perdono solo se esso si riconcilierà con il Signore Gesù che è Dio, prima del giungere all’ora della morte.

 “Si toglie col ‘fare’: fare una strada diversa, un’altra strada da quella del male. ‘Imparate a fare il bene!’, cioè la strada del fare il bene. “
--- semmai il fare serve per attuare una grazia maggiore, non serve per togliere il peccato che si toglie unicamente con la penitenza e accogliendo in noi il frutto Gesù, cioè l’eucarestia, nella sua carne, ne suo sangue, nel suo spirito.

“E come faccio il bene? E’ semplice! ‘Cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova’. Ricordiamo che in Israele i più poveri e i più bisognosi erano gli orfani e le vedove: fate giustizia a loro, andate dove sono le piaghe dell’umanità, dove c’è tanto dolore … “


E così, facendo il bene, tu laverai il tuo cuore».”
--- intanto è l’anima che viene lavata non il cuore, che rimane impuro, come ben disse Gesù, il cuore dell’uomo è la fonte del male”


“”E facendo il bene si ottiene anche il perdono.””
----Questo è falso,  facendo il bene non si ottiene impunemente il perdono, semmai facendo il bene si ottiene di evitare il peggio.

“ «E la promessa di un cuore lavato, cioè perdonato, viene da Dio stesso, che non tiene la contabilità dei peccati davanti a chi ama concretamente il prossimo. “
 ------ è falso pure questo! Dio tiene il conto dei peccati, Dio sa quanti ne abbiamo fatti altrimenti non potrebbe pesare le anime, e non potrebbe dire se il bene pensa meno o di più del male fatto!   Altro discorso è chi ama il prossimo, anche i pagani amano i loro simili, eppure non parteciperanno al paradiso.  Perché non si sono convertiti, non hanno chiesto perdono e non hanno ricevuto perdono dei loro peccati, per cui non saranno salvati!

Se tu fai questo, se tu vieni per questa strada, nella quale io ti invito …”anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve”””’. E’ una esagerazione, il Signore esagera: ma è la verità!  “
----Mescolare la parola del Signore con le nostre idee errate è peccato grave!

“Il Signore ci dà il dono del suo perdono.”-
 Il Signore perdona generosamente.Ma io ti perdono fino a qui, poi vedremo l’altro ….’ No, no!
Il Signore perdona sempre tutto! Tutto!
 ----non è affatto vero!!! E’ Falso pure questo!!! Gesù nostro Dio, perdona se tu chiedi perdono, non ti perdona se non ti poni e ti umili a chiedere perdono …

“Ma se tu vuoi essere perdonato, tu devi cominciare la strada del fare il bene. Questo è il dono!».”
----Un dono, non è iniziare fare il bene, un dono semmai è ricevere da Gesù una grazia, è ricevere un dono spirituale, come può essere il dono della guarigione; il fare il bene dipende unicamente dalla nostra volontà siamo noi che ci accingiamo a desiderare di fare il bene, Dio attende che l’uomo faccia di sua volontà il bene, non lo spinge a farlo, attende che esso lo compia. Attende di vedere se esso si pone dalla parte del bene o del male.. Dio sta alla finestra e osserva cosa l’uomo farà! Se tu vuoi essere perdonato devi chiedere perdono altrimenti nessun perdono riceverai!

E dobbiamo abbandonare la strada dell'ipocrisia: «Tutti siamo furbi», dice il Papa, «e sempre troviamo una strada che non è quella giusta, per sembrare più giusti di quello che siamo: è la strada dell’ipocrisia.
-----Se dice che tutti siamo furbi , significa che anch’esso si riconosce tra questi tutti … evidentemente  usa la furbizia pure lui, ed infatti ben si vede dalle risposte che ha dato che ha usato non solo la furbizia, ma anche l’astuzia.  Quindi si riconosce anche Lui come un ipocrita … ma temo che Francesco non intendesse se stesso ma gli altri …  coloro che vogliono apparire più giusti di quello che sono, solitamente sono persone che pensano molto a come ingannare il prossimo ed usano molto la furbizia. Come ben si vede da ciò che ha scritto!

“Questi fanno finta di convertirsi, ma il loro cuore è una menzogna: sono bugiardi! E’ una menzogna…”

“ Il loro cuore non appartiene al Signore; appartiene al padre di tutte le menzogne, a satana. “
 ----Curioso si tira la zappa sui piedi da solo, dicendo prima tutti sono furbi, e quindi pure Lui usa la furbizia, poi dice fanno finta di convertirsi e sono menzogneri, bugiardi, e il loro cuore appartiene a satana …. Se tutti , compreso Lui è così significa che egli stesso sta dicendo di appartenere a satana …

“E questa è la finta della santità. Mille volte Gesù preferiva i peccatori a questi. Perché? I peccatori dicevano la verità su loro stessi.”
 ---i peccatori si dividono in due specie gli onesti e i disonesti, gli onesti riconoscono di essere peccatori, i disonesti non riconosceranno mai …

 ‘Allontanati da me Signore che sono un peccatore!’: lo aveva detto Pietro, una volta.

“Uno di questi mai dice questo! ‘Ti ringrazio Signore, perché non sono peccatore, perché sono giusto’… “--- Solo Cristo poteva dirsi così! Solo Lui è Santo tra i santi, nessun uomo nato da donna umana, può dirlo, nessuno che abbia contratto peccato originale, può dirlo … neppure i santi tra gli uomini. Cosa dice Gesù chi è senza colpa scagli la prima pietra!

“Nella seconda settimana della Quaresima ci sono queste tre parole da pensare, da meditare: l’invito alla conversione,  il dono che ci darà il Signore e cioè un perdono grande, un grande perdono, e la trappola, cioè fare finta di convertirsi, ma prendere la strada dell’ipocrisia».”

 “Nella settimana di quaresima ci sono tre parole da pensare e meditare “
-----La conversione, che deve essere vera e sincera, non obbligata da nessuno, ma la conversione deve essere seguita dalla confessione sacramentale, senza la quale la conversione esiste ma rimangono tutti i peccati precedenti che vanno a ledere e ferire mortalmente l’anima.
----Il dono del perdono, deve essere fatto solo mediante la riconciliazione mediante i ministri di Dio e sacerdoti.
----La trappola o meglio dire l’ipocrisia del falso credente che è quello che confonde volontariamente la confessione  con il fare il bene, due cose completamente diverse, a meno che non si intenda fare il bene a se stessi come confessione allora si che la confessione è fare il bene , ma solo a se stessi e non è fare il bene al prossimo cosa diversa dalla confessione dei peccati …  quindi la trappola sta nell’aderire a chi ti dice non confessarti che non serve perché tanto Dio ti perdona lo stesso, quando invece è tutto il contrario, la trappola sta nel credere che basta fare il bene per essere perdonati, questo è falso!





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importante

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!