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lunedì 6 giugno 2016

L'ordine parte sempre dall'alto!



Chi vuole veramente fermare gli attacchi a Francesco?

Francesco stesso!



Metto subito la mia opinione sull'articolo sottostante. 

Devo dire alcune cose, a favore e contro; a favore dico questo, se è vero che Francesco vuole realmente ridimensionare la curia vaticana e smembrare il suo marcio, ha da me il mio appoggio più totale, perchè sono d'accordo sul eliminazione del marcio all'interno della chiesa, non ci deve essere, e su questo non ho nulla da dire in proposito, quello che personalmente sono preoccupato assai e non è solo, la mia preoccupazione, è lo stravolgimento della Parola Santa di Cristo, un interpretazione che Cristo non ha mai detto e mai concesso, questo è quello che a me preme, del resto non mi interessa assolutamente nulla. Per cui i miei attacchi per così dire a Francesco sono giustificati dal fatto che vedo cambiamenti nelle dottrina della chiesa atti a distruggere l'immagine vera di Cristo quale Dio e figlio di Dio, la mia preoccupazione come cattolico Cristiano è solo quella di non perdere molte anime, invece con queste parole che sono state introdotte e prodotte in questi tre anni e mezzo, hanno portato ad uno sbandamento mostruoso del concetto di fede del cristiano. Molti non si sono più trovati, con i nuovi dettami della nuova chiesa che vorrebbe sostituire in toto quella precedente, non tanto perchè ricca, opulenta, o sessuale ma per cambiarne il senso reale e la direttiva verso la divinità di Dio. I miei richiami non sono fatti a scopo punitivo, ma semmai correttivo nella speranza che taluni prelati anche internazionali capiscano che procedendo in questo modo, la distruzione della chiesa è inevitabile, si inizia sempre con poco per poi finire con molto. Ora si gioca tutto sulla famiglia, per rivederla alla luce del modernismo scientista adattandola alle esigenze del mondo, ma poi si va a toccare la famiglia divina, perchè lo scopo ultimo è proprio la famiglia Eterna distrutta la deità della sacra famiglia cosa rimane del culto Cristiano? Più nulla Nascerà di conseguenza il culto post cristiano, tutto incentrato sull'uomo, che diviene divinità di se stesso, ed è quello che ormai si insegna da decenni nelle università cattoliche, nei collegi teologici, che Cristo non è un vero Dio, ma solo un essere umano, ora però tutto questo sta prendendo forma in nome di un liberismo sfrenato, dove con tanta facilità si distruggono dei, e altrettanto si elevano idoli umani agli onori degli altari. Avremo così un uomo posto a Dio del mondo sul mondo, che verrà divinizzato e idolatrato, che dominerà con un re per po di tempo, finché qualcuno più forte di lui non lo ridimensionerà.

Il grande pericolo non sta nel rimettere a posto il marcio nella chiesa, ma nel cambiare la parola di Cristo che come detto in apocalisse nessuno doveva cambiare nel suo senso ne nel suo contenuto, ed invece la Chiesa Cattolica Romana lo sta cambiando in toto, questi cambiamenti porteranno la fine a grandi passi, Gesù disse: che tornerà come un ladro" per cui non attendevi un ritorno in pompa magna, ne un ritorno folgorante, ma un ritorno nascosto e silenzioso quasi, come se fosse una sorpresa, quando nessuno se lo aspetta, quindi non progettate date  o tempi perché se lo farete rimarrete tutti delusi e questo vi farà perdere quella fragile fede che taluni hanno.


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"Fermiamo gli attacchi a papa Francesco".

L'appello dei cattolici di base

di Paolo Farinella, prete

Da qualche tempo papa Francesco dentro la curia romana e fuori è boicottato, contestato e attaccato per le timide novità e per la pulizia che sta cercando di realizzare. L’ultimo inquietante segnale è stato un articolo di Vittorio Messori sul Corriere della Sera che mette in guardia perché il “papa inquieta il cattolico medio”. Forse è un lapsus perché s’intendeva “cattolico mediocre”.
 

Sembra che l’articolo sia stato richiesto dalla stesso giornale. Se anche i poteri forti che si riconoscono sul giornale di via Solferino, Milano, si sentono minacciati, segno che il papa è sulla strada buona. Un mese fa cinque cardinali hanno pubblicamente contestato il papa sulle sue aperture con uno scritto collettivo che lascia pensare come il Papa sia solo e combattare dentro un sistema che lo sente “estraneo”.


Penso che non possiamo essere indifferenti e che tocchi proprio a me, difendere un Papa, è segno che abbiamo toccato il fondo e colmato la misura. Non m’interessano le ragioni e le sottigliezze degli attacchi. A me preme che si sappia che ci siamo anche noi che condividiamo non solo le timide aperture del Papa su tutti i fronti, ma che desideriamo che vada avanti ancora più deciso e con più determinazione. 


Invito quanti condividono questo appello, credenti e non credenti, praticanti e laici, atei e agnostici a dare un segno per bloccare questa tentativo delle destre (clericali, politiche, economiche, ecc.) e sostenere un uomo che sta facendo il suo dovere di Papa.
Ho inviato il testo anche al cardinale Angelo Bagnasco perché lo diffonda tra i vescovi della CEI. Alla fine stamperemo le firme e le manderemo al Papa in segno di testimonianza e nulla più.
Il testo pubblicato è frutto di un lavoro a più mani di diverse persone di sensibilità diverse.Chi vuole e può, per favore lo diffonda al meglio delle proprie possibilità. Ecco il link dove è pubblicato il testo e dove firmare:


http://firmiamo.it/fermiamo-gli-attacchi-a-papa-francesco

FERMIAMO GLI ATTACCHI A PAPA FRANCESCO

L’arrivo del Papa «venuto dalla fine del mondo» che assume il nome di Francesco presentandosi non come Pontefice Massimo, ma come Vescovo di Roma, provoca reazioni scomposte dentro la Curia vaticana che, falcidiata da scandali e corruzioni, considera il Papa come corpo «estraneo» al suo sistema consolidato di alleanze col potere mondano, alimentato da due strumenti perversi: il denaro e il sesso. 

Dapprima il chiacchiericcio sul «Papa strano» inizia in sordina, poi via via diventa sempre più palese davanti alle aperture di papa Francesco in fatto di famiglia, di «pastorale popolare» e di vicinanza con il Popolo di Dio per arrivare anche – scandalo degli scandali – a parlare con i non credenti e gli atei. 

Dopo lo sgomento di un sinodo «libero di parlare», l’attacco frontale di cinque cardinali (Müller, Burke, Brandmüller, Caffarra e De Paolis), tra cui il Prefetto della Congregazione della Fede, ha rafforzato il fronte degli avversari che vedono in Papa Francesco «un pericolo» che bisogna bloccare a tutti i costi.

Rompendo una prassi di formalismo esteriore, durante gli auguri natalizi, lo stesso Papa elenca quindici «malattie» della Curia, mettendo in pubblico la sua solitudine e chiedendo coerenza e autenticità. 

Come risposta all’appello del Papa, il giorno dopo, il 24 dicembre 2014, Veglia di Natale, scelto non a caso, il giornalista Vittorio Messori pubblica sul Corriere della Sera «una sorta di confessione che avrei volentieri rimandata, se non mi fosse stata richiesta», dal titolo «I dubbi sulla svolta di Papa Francesco», condito dall’occhiello: «Bergoglio è imprevedibile per il cattolico medio. Suscita un interesse vasto, ma quanto sincero?».

L’attacco è mirato e frontale, «richiesto», una vera dichiarazione di guerra, felpata in stile clericale, ma minacciosa nella sostanza di un avvertimento di stampo mafioso: il Papa è pericoloso, «imprevedibile per il cattolico medio». È tempo che torni a fare il Sommo Pontefice e lasci governare la Curia. L’autore non fa i nomi dei «mandanti», ma si mette al sicuro dicendo che il suo intervento gli «è stato richiesto». 

Ci opponiamo a queste manovre, espressione di un conservatorismo, che spesso ha impedito alla Chiesa di adempiere al suo compito «unico» di evangelizzare. Papa Francesco è pericoloso perché annuncia il Vangelo, ripartendo dal Concilio Vaticano II, per troppo tempo congelato. I clericali e i conservatori che gli si oppongono sono gli stessi che hanno affossato il concilio e che fino a ieri erano difensori tetragoni del «primato di Pietro» e dell’«infallibilità del Papa» solo perché i Papi, incidentalmente, pensavano come loro.

Noi non possiamo tacere e con forza gridiamo di stare dalla parte di Papa Francesco. Con il nostro appello alle donne e agli uomini di buona volontà, senza distinzione alcuna, vogliamo fare attorno a lui una corona di sostegno e di preghiera, di affetto e di solidarietà convinta. 

La «svolta di Papa Francesco» non genera dubbi, al contrario coinvolge e stimola la maggioranza dei credenti a seguirlo con stima e affetto. Il ministero del Vescovo di Roma e la sua teologia pastorale suscitano speranza e anelito di rinnovamento in tutto il Popolo di Dio e il suo messaggio è ascoltato con attenzione da molte donne e uomini di buona volontà, non credenti o di diverse fedi e convinzioni.

Desideriamo dire al Papa che non è solo, ma che, rispondendo al suo incessante invito, tutta la Chiesa prega per lui (cfr. At 12,2). È la Chiesa dei semplici, delle parrocchie, dei marciapiedi, la Chiesa dei Poveri, dei senza voce, dei senza pastori, la Chiesa «del grembiule» che vive di servizio, testimonianza e generosità, attenta ai «segni dei tempi» (Matteo 16,3) e camminando coi tempi per arrivare in tempo. 

Allo stesso modo, molti non credenti, atei o di altre religioni, uomini e donne liberi, gli esprimono pubblicamente la loro stima e la loro amicizia. La sètta di «quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re» (Luca 7,25) e non possono stare con un Papa di nome Francesco che parla il Vangelo «sine glossa».

Papa Francesco, ricevi il nostro abbraccio e la nostra benedizione. 

Comunità di San Torpete Genova, con Paolo Farinella, prete
Ornella Marcato e Fabio Cozzo, coniugi
«Una Chiesa a più voci» di Ronco di Cossato Biella, con Mario Marchiori, prete
Comunità Le Piagge Firenze, con Alessandro Santoro, prete
Noi Siamo Chiesa – Italia con Vittorio Bellavite, presidente
Aldo Antonelli, prete; Benito Fusco, frate
Luigi Ciotti, prete – Presidente di Libera
Centro Studi «Edith Stein» Lanciano, con Amedeo Guerriere, diacono e Carmine Miccoli, prete
Franco e Anna Borghi, coniugi; Luisa Marchini, laica
Beati i costruttori di pace, con Albino Bizzotto, prete
Associazione «Fraternità degli anawim» con Giovanni Cereti, prete 


Chi condivide l’appello può firmare a questo link:
http://firmiamo.it/fermiamo-gli-attacchi-a-papa-francesco

(5 gennaio 2015)


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importante

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!