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martedì 4 aprile 2017

DON MINUTELLA E' A FAVORE DEL CONCILIO VATICANO II ?




Ho letto attentamente questo articolo che ripropongo qui sotto, ma devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa di meglio e qualcosa di più interessante, direi un discorso un po deludente, dal doppio teologo, denoto in Don Minutella in questo frangente un certa arrabbiatura, e un certo ergersi sopra le righe, posso capire la sua frustrazione e il dolore per l'atteggiamento e la presa di posizione di questo Vescovo, ma ha messo in mostra anche un suo pensiero e delle idee che personalmente non condivido, inerenti al CVII, lui dice di non sentirsi tradizionalista, ma neppure, conservatore. Poi esalta teologo Von Balthasar, quasi fosse un Dio in terra, vorrei ricordare a don Minutella di far attenzione che più del "Teologo" Dio non c'è nessuno e che negli uomini non si dovrebbe far molto affidamento per quanto grandi teologi siano stati, perchè altrimenti le parole di Nostro Signore Gesù, il Cristo di Dio diventano vane, " Sia maledetto l'uomo che confida nell'uomo" se confidasse un tantino di più in Cristo e nel Padre suo sarebbe meglio, anzichè appoggiarsi alle parole per quanto illuminate possano essere state di un teologo famoso, ma non sa nemmeno lui quanto di codesto teologo ciò che affermava era realmente esatto, se Cristo afferma ciò significa che nessuno mai avrebbe superato Lui e il Padre Suo e ciò ci fa capire, caro Don Minutella che forse anche il suo idolo Von Balthasar, deve aver errato in qualcosa di quel che ha affermato. Non dica che il CVII è stata una buona cosa, perchè è falso, i veri apostoli di Cristo non sono ne CVI ne CVII ne CVIII se mai ci sarà, ma sono unicamente di Cristo e nulla di più, quando vogliamo identificarci con qualche ideologia del momento, quello è il momento buono che siamo fragili, lei erra nel voler sentirsi vicino alle deformazioni delle legge del Signore, perchè anche lei erra, e anche lei accetta le deviazioni, proposte da questi Concili, ognuno di essi ha gradatamente portato delle mutazioni, alla legge primigenia della parola di Cristo, introducendo gradatamente delle norme che Cristo non aveva ne introdotto ne comandato.Le voglio ricordare che l'insistenza della Madonna nel voler svelare il terzo segreto di Fatima per l'anno 1960 e non oltre, era dettato dal fatto che poco tempo dopo ci sarebbe stato il CVII la Madre di Dio voleva bloccare anche questo concilio, e sapeva che se avessero dato l'annuncio che Dio voleva, il CVII non ci sarebbe stato, e lei come può affermare che a Dio andava bene questo concilio, ma cosa sta dicendo, non è che anche lei sta deviando un pochino dal seminato? 

Io l'ho sostenuta tempo addietro dicendo che le sue parole erano di un prete santo, e che la gente era giusto che la seguisse; mi faccia il piacere di non farmene pentire di aver detto ciò. Perchè anche un santo o profeta può perdere i doni ricevuti e da santo può divenire il contrario, il mondo è ancora soggetto al dominio di satana. Don Minutella si tenga umile e riponga la sua certezza solo in Cristo che l'uomo è fallace. La verità quella vera non si trova nel suo teologo Von Balthasar a cui lei si ispira con tanto fervore, ma solo e solamente in Cristo, Signore Nostro. Il nostro tempo è pieno di persone che amano e cercano l'esaltazione personale, anche coloro che dovrebbero dare esempio di umiltà più di molti altri, bramano il successo e il mostrarsi, andiamo calmi Don, che poi ci vuol poco per errare, lei è bravo nel far bellissime omelie, ma rimanga in umiltà, non nel tacere la verità, ma nel mostrare quella di Cristo con più forza, continui a esternare la verità, ma completa e non parziale.

Inoltre si ricordi una cosa Don Minutella per credere a chi dice di aver apparizioni o locuzioni o quello che vuole le parole che esterna mediante i suoi messaggi non solo devono essere coerenti alla sacra scrittura, ma anche perfette perchè Dio non erra, se lo ricordi, ma se lei crede a dei veggenti che si dichiarano di parlare con la Madonna, beh sta fresco se crede a ciò, potrebbero mentire, lei che ne sa se sono veri o falsi? Legga meglio quello che hanno pubblicato i sedicenti veggenti di Medjugorje prima di dire che sono autentici, perchè dai loro messaggi non c'è presenza reale della parole di Dio, e inoltre ci sono molte eresie, come fa a credere a costoro? Si ricordi che nel mondo ci sono molti demoni che vanno errando alla ricerca di anime, per dannare altri, per cui esistono anche demoni della falsa profezia, come delle false apparizioni lei che mezzi ha per dire sono vere o sono false, nessuno, se questi non permettono a lei di stabilirlo? Legga meglio i loro messaggi e quanto nel corso di questi 37 anni hanno detto e si accorgerà che nulla hanno profetato, se non che hanno fatto dire alla Madonna tante eresie, come quella noi uomini siamo i responsabili del fatto che le religioni nel mondo non sono tutte sotto uno stesso Dio, ragionamento proprio conforme al NWO e guarda caso Bergoglio li sostiene proprio per questa ragione.

Se per caso il 2017 non sarà l'anno del trionfo del Cuore Immacolato anche lei perderà la faccia e molti cattolici anche la fede, come tutti quelli che asseriscono questo, come ho già detto Bergoglio deve regnare altri 3 anni almeno, per cui come potrà essere il 2017 la vittoria della Madre Immacolata su Satana? E quando dovrebbe avvenire l'Anticristo? Visto che questo deve regnare secondo le scritture 3 anni e mezzo? Si svegli Don Minutella e non segua le correnti di teologi e veggenti, perchè Cristo ha detto che alla fine sorgeranno molti falsi profeti e maestri, che se potessero ingannerebbero anche gli eletti. 

Samuel Colombo, Amministratore Delegato della West Africa Corporation, società media con sede legale a Londra e sede operativa in Africa occidentale nonché Direttore del giornale online di approfondimento, intervista Don Minutella.
Don Alessandro Minutella, sacerdote palermitano, parroco della Parrocchia San Giovanni Bosco, dottore in dogmatica e in storia del dogma cristiano, esperto Internazionale del teologo Hans Urs Von Balthasar, scrittore prolifico, produttore di video cattolici su youtube, Facebook e Gloria TV, nonché guida spirituale, è stato rimosso dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Lorefice per aver sollevato dubbi e perplessità sulle ultime novità introdotte dalla chiesa di Bergoglio. 
La West Africa Corporation lo ha raggiunto telefonicamente per approfondire il caso.

Dunque Don Alessandro, le sono stati dati 15 giorni per lasciare la Parrocchia, giusto?
Dove andrà allo scadere?
Non lo so esattamente perché alla richiesta di lasciare la Parrocchia non corrisponde un’altra destinazione di carattere pastorale e questo è abbastanza singolare perché diciamo che in salute sto abbastanza bene.
Quindi giustamente non ha bisogno di prendersi il periodo di riposo che le è stato detto..
Esatto, esattamente.
Ho detto al Vescovo che non ho alcuna intenzione di riposare perché lo farò poi nella Patria Eterna, ora è tempo di lottare e difendere la fede. Quindi non so esattamente quali potranno essere le frontiere pastorali dell’annuncio della fede, della difesa della sana dottrina. Vedremo..
E perché dice che dovrà nascondersi nelle catacombe per dir messa?
In realtà questa è una maniera per far comprendere che la vera Chiesa, quella che rimane ancora autenticamente Cattolica, è destinata – chissà per quanto tempo, solo Dio lo sa, come prevede peraltro anche il Catechismo della Chiesa Cattolica – in questa prova finale a starsene piuttosto clandestina.
Ma perché un simile provvedimento?
Nel provvedimento dell’Arcivescovo si parla inoltre di confusione che lei starebbe creando. Cosa ne pensa?
Il Vescovo usa la parola confusione però subito dopo aggiunge la parola scandalo..
Che è ancora peggio..
Appunto per quello la rimarco. La parola scandalo mi sembra veramente una parola molto forte e oltre ogni misura.
Si parla anche di obbedienza verso i superiori a cui lei è tenuto.
Ma l’obbedienza vale anche quando viene cambiata la Verità e viene messa in discussione la vera Dottrina Sociale della Chiesa insegnata da Gesù? Dopotutto, fino a che punto si è tenuti all’obbedienza?
No, no, non si è tenuti all’obbedienza.
San Tommaso D’Aquino dice che in quel caso diventa sudditanza. Quando viene imposta un’obbedienza che non aderisce al criterio della giustizia e financo a quello della verità, quindi un’obbedienza senza verità e senza giustizia, diventa imposizione. E quindi non si chiede più un’obbedienza in senso teologico come quella di Gesù Cristo al Padre, ma diventa sudditanza. Con ogni chiarezza San Tommaso D’Aquino nella Summa Theologiae dice che in quel caso non bisogna obbedire.
Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, quindi quando gli uomini al Governo si fanno interpreti non della legge di Dio, non della volontà di Dio, ma dei propri capricci e delle proprie ideologie, lì non bisogna obbedire.
Come ha reagito la comunità, non appena appresa la notizia? So che lei è molto legato ai suoi fedeli. Oltre che essere molto seguito, riempie le Chiese, senza dover necessariamente fare aperitivi..
Questo è abbastanza singolare. Vorrei a tal riguardo ringraziare il Cardinale Sarah che ieri ha fatto quella dichiarazione dicendo che i problemi nella Chiesa se non financo allo scisma sono procurati da una distorsione veramente senza precedenti della Liturgia. Infatti la Liturgia è la prima fonte di evangelizzazione.
Ha ragione lei. Non so da quali fonti attinga però le posso confermare che effettivamente dovunque vado, quando si sa che ci sono io, lì la Chiesa si riempie.
Non so questo da cosa dipenda..
Ci sarà il carisma evidentemente, ma per quello che mi riguarda c’è un rispetto direi quasi ossessivo per le norme liturgiche..
Quindi da questo punto di vista veramente la comunità che guido, la comunità parrocchiale innanzitutto.. poi direi anche la comunità virtuale perché sono seguito in tutta Italia grazie a Radio Domina con grande sconcerto, con grande sofferenza, con grande dolore.
Tra l’altro la cosa strana è che in questo periodo di crisi della fede lei è molto seguito.
Allora io mi chiedo: ma che cosa vedono in lei? Che cosa cercano in lei? Uno che asseconda ogni richiesta, come la chiesa di Bergoglio? Oppure forse queste persone sono alla ricerca di certezza e verità, rispetto delle tradizioni e del Vangelo, spiraglio di luce, speranza?
Guardi le dirò la verità, poc’anzi leggevo uno dei tanti blog che vanno addosso al sottoscritto dove venivo paragonato da un gruppo di professorini di teologia al ‘Masaniello’ della Chiesa Cattolica..
Proprio questo mi fa molto riflettere..
Le dirò la verità: io credo che questo seguito in tutta Italia sia dato dal fatto che come prete mi sono presentato non alla maniera dei tanti che scrivono dalla cattedra seduti comodamente nelle loro poltrone. Lì non c’è nessuna battaglia, non c’è nessuna riscossa e nessuna resistenza. Io mi sono messo in gioco perché sono sceso in campo. Quindi scendendo in campo sapevo a cosa potevo andare in contro.
Credo che la gente, il popolo di Dio, questo tanto decantato popolo di Dio, come la Lumen Gentium, il documento dogmatico, la concezione dogmatica del Concilio Vaticano II sottolinea che la Chiesa è il popolo di Dio.. ecco il popolo di Dio ha percepito da parte mia questo mio bisogno, da pastore, da ‘chi fa odor di pecore’ come dice Francesco, di scendere in campo per dire che c’è qualcosa che non va. La gente l’ha percepito ed ecco la risposta che sta infastidendo non solo l’establishment ma anche tutto l’insieme di questi ‘maitre à penser’ che pensavano fosse sufficiente all’allungo con la denuncia senza però mai darsi da fare.
Lei pensa che molti sacerdoti reagiranno a questa situazione che si è venuta a formare all’interno della Chiesa oppure resteranno in silenzio usando l’obbedienza al Sommo Pontefice come scusa?
Ma guardi io questo purtroppo non sono in grado di anticiparglielo. Spererei tanto che ci fosse una reazione naturalmente buona, serena però una reazione significativa perché posso dirle che c’è un contatto con tanti sacerdoti di tutta Italia che manifestano questa difficoltà di fronte a questo tipo di aperture che ultimamente ci sono state.
Questo si può fare. Non siamo in un regime. Questo si può fare, si deve fare. Guai a noi se non lo facciamo.
Vorrei dire anche un’altra cosa con quella parresia e franchezza a cui Papa Francesco ci chiama. Vorrei sottolineare che si è tanto decantato il problema di un pontificato di Ratzinger, Benedetto XVI, come il pontificato dell’immobilismo dogmatico.. In realtà negli 8-9 anni di pontificato ratzingeriano chiunque poteva esprimere il proprio punto di vista. La Chiesa sembrava essere divenuta addirittura un’Agorà dove ognuno arrivava, esprimeva il proprio punto di vista e veniva accreditato. Proprio sotto il pontificato di quello che veniva considerato, diciamo così, una sorta di ‘sceriffo’ della fede..
Invece adesso nei quattro anni del pontificato di Bergoglio, proprio con Papa Francesco che è il Papa del dialogo, della misericordia, dell’apertura, sembra quasi, e il sottoscritto ne è purtroppo per me una testimonianza evidente, che se uno per varie ragioni di carattere teologico, dottrinale, dogmatico, spirituale esprime nel rispetto un disagio, una difficoltà a capire ecco cosa accade.. che io tra quindici giorni, anche meno ormai dovrei riportare le chiavi della Parrocchia al Vescovo.
Quanta paura c’è d’essere raggiunti da sanzioni ecclesiali secondo lei?
Guardi in realtà non bisogna mai aver paura delle sanzioni perché la parola sanzione e quindi mi riferisco al codice di diritto canonico è qualcosa di prezioso nella vita della Chiesa. Perché la Chiesa non è l’Agorà, non è una sorta di piazza dove ognuno fa quel che vuole. C’è una regola da rispettare, anzitutto quella della fede: la ‘Regula Fidei’ che appunto orienta nel cammino della fede. Ma poi c’è anche un’insieme di norme canoniche che normano, regolano la vita stessa dei credenti. Perciò le sanzioni canoniche sono un’autogaranzia per la Chiesa. Il problema è se vengono adoperate nel modo giusto o meno..
Ad esempio nel mio caso viene scritto che io sono di scandalo al popolo di Dio senza spiegare perché. Non viene spiegato perché. Allora giustamente i fedeli vogliono capire. Io ho dovuto leggere ai fedeli la lettera perchè alla fine dovrò lasciare la Parrocchia se tutto va bene il Venerdì Santo.
Si dice che Bergoglio stia aprendo le porte all’anticristo attraverso il cammino di unione tra tutti i cristiani e la riconciliazione con i protestanti. Cosa ne pensa? Inoltre lei ritiene che l’anticristo sia già presente sul territorio? Si palesa già qualche nome?
Allora, le vorrei fare presente ma solo così con discrezione, visto che oggi vengo definito il ‘Masaniello’ della Chiesa Cattolica, che io ho due titoli di studio: due dottorati. Quindi sono anche teologo, due volte teologo. A riguardo della questione relativa all’anticristo che sta tornando molto di moda vorrei dire la mia personale consapevolezza:l’anticristo, prima ancora che una persona con quei tratti lì, qualche volta persino di tipo mitologico, nella Sacra Scrittura, mi riferisco ovviamente al Nuovo Testamento, in particolare alle Lettere di Giovanni e poi a San Paolo e quindi in questa visione neotestamentaria, è tutto ciò che si oppone all’annuncio che Gesù Cristo è il figlio di Dio. Giovanni dice: chiunque nega che Gesù Cristo è il figlio di Dio è l’anticristo. In questo senso per esempio la battaglia per la quale credo che io stia pagando il debito più alto che ho portato avanti nelle settimane scorse quando è venuto qui a Palermo un tale che ci viene a dire che Ario voleva soltanto rimarcare l’umanità di Gesù e che era un povero prete che non meritava quel che meritava. Ecco quel che è venuto la volta scorsa è un’anticristo. Tutte quelle operazioni, quei tentativi di rimaneggiamento della Dottrina Cattolica dove si relativizza l’unicità e la salvezza di Cristo, sulla portata unica e universale di Gesù Cristo come il Salvatore, lì c’è l’anticristo.
Perciò se si dovesse presentare un’ipotesi di un’organizzazione di chiese cioè questa sorta di riunione pancristiana se non addirittura panreligiosa, lì sicuramente c’è l’anticristo, più che come persona, come impostura finale di fronte a Cristo come unico Salvatore. E questo a me appassiona più di tutto, cioè l’annuncio anche nel 2017 che solo Gesù Cristo salva e quindi anche nel rispetto delle altre religioni noi siamo chiamati a testimoniarlo con quella passione che lo Spirito Santo non smette di dare ai testimoni della fede.
Ma lei non ritiene anche seguendo le Sacre Scritture che l’anticristo sia proprio una persona che dovrà arrivare dopo Bergoglio e che possa magari unificare non soltanto le religioni cristiane ma anche tutte le altre religioni con la creazione di un’unica religione mondiale?
Adesso che lei incalza volevo dirle che questo non esclude che però l’anticristo possa anche essere una persona in carne e ossa con tutte quelle altre dichiarazioni che anche io ho letto, nei mistici, nei Santi, nelle rivelazioni private riconosciute dalla Chiesa e nulla esclude che possa anche questo essere il tempo però devo anche dirle che secondo il teologo Von Balthasar, ogni stagione della Chiesa, nel corso dei secoli ha dovuto fronteggiare l’anticristo. Se poi oggi si presenterà in carne e ossa questo non è da escludere. Non lo escludo. Però per poterlo fronteggiare anche come singolo individuo bisogna aver chiaro questa impostazione di fondo, cioè chi viene come anticristo avrà solo uno scopo: quello di negare che Gesù Cristo è l’unico Salvatore. Ecco perché poi si dice che sarà ecologista, ambientalista, ecumenista, interreligioso..
Io non escluso personalmente, per la mia sensibilità di fede e anche direi per l’approfondimento teologico di questo campo così abbastanza minato, che questo 2017, che ci fa celebrare il centenario di Fatima e quindi con tutta la questione relativa al Terzo Segreto, possa avere delle profonde attinenze con la questione relativa all’anticristo, con l’impostura anticristica.
Nel senso che siamo vicini…
Ecco è così. Sì, sì sì.
Io penso che questo avvenimento di Fatima come una sorta di trama più o meno nascosta abbia accompagnato il cammino travagliato della Chiesa negli ultimi cento anni e direi soprattutto negli ultimi cinquant’anni dove noi vediamo e assistiamo a qualcosa come un tentativo di manipolazione apocalittica dello Spirito Cattolico, non tanto nelle strutture, perché se lei nota, di fatto poi a parte qualche eccezione in questi anni di pontificato non è che siano avvenute riforme all’interno del Vaticano, comunque della Chiesa così eclatanti finora.
No, no, infatti.. Anche se già Papa Paolo VI a suo tempo aveva detto che il fumo di Satana era entrato nella Chiesa..
Sì, sì certo, l’ha detto Paolo VI, quindi un Pontefice. Probabilmente lui si riferiva alla contestazione post-conciliare per cui si aspettavano una primavera, invece è arrivata una ‘giornata’ come quella di oggi a Palermo che raramente abbiamo: di freddo, di buio, di pioggia. E così è accaduto alla Chiesa. La contestazione del ‘68, i preti che lasciavano il ministero, i conventi che si svuotavano, tutta quella tempesta..
Ora invece per la prima volta si presenta uno cioè il sottoscritto ‘Masaniello’ che dice che la situazione di crisi all’interno della Chiesa non è determinata ipso facto dal Concilio Vaticano II che è un avvenimento di grazia in quanto tale (stiamo parlando di un Concilio Ecumenico)..
In realtà uno dei problemi molto grossi è l’interpretazione del Concilio Vaticano II.
Lo stanno interpretando a modo loro in poche parole..
Esattamente. Ma infatti in maniera abbastanza divertita dico che io adesso sto in croce, scorticato come San Bartolomeo perché i progressisti vogliono il Concilio Vaticano III e i catto-lefebvriani sono rimasti al Concilio Vaticano I.
In mezzo ci siamo noi poveri cattolici che non siamo conservatori, non siamo tradizionalisti.
Il contrario di progressisti non è tradizionalisti, ma cattolici apostolici romani quindi quelli che ci richiamano al Concilio Vaticano II che è stato un dono di grazia, lei non può immaginare taluni esponenti dell’intelligentia catto-lefebvriana con quanta veemenza e polemica siano venuti addosso al sottoscritto dicendo che è ignorante, non capisce nulla.
Arrivano fino all’insulto.
In Italia in questo momento il sottoscritto risulta essere uno dei più qualificati, esperti del pensiero di Von Balthasar in ragione del fatto che ho conseguito il Dottorato alla Pontificia Università Gregoriana con il massimo dei voti e con l’invito abbastanza raro a pubblicare per intero la tesi quando in genere la Commissione chiede di pubblicare una parte della tesi.
Nel leggere di Don Ariel che dalla torre d’avorio del suo pensiero aureo mi da dell’ignorante su Von Balthasar lei può capire… naturalmente io ho deciso di non rispondere.. siamo vicini ai giorni della Settimana Santa..
In realtà la cosa per me più interessante da dire alla fine è questa connotazione mariana di questi tempi che viviamo.
Siamo nei tempi previsti dalla Madonna. Nei tempi che porteranno al trionfo del suo Cuore Immacolato che corrisponde però anche finalmente una buona volta al trionfo del Cattolicesimo Romano che mai come oggi è preso di mira nel tentativo apocalittico di farlo scomparire per sempre dalla terra.
Cambiando argomento ultimamente è uscita la notizia tra i più accreditati media del mondo della creazione di un microchip che sarà inserito all’interno del nostro corpo. In alcuni posti è già attivo. Ne ha sentito parlare?
Certo, certo..
Anche perché se si approfondisce la questione su internet si potrà ben vedere che molti ritengono possa essere il famoso microchip di cui parla l’Apocalisse di san Giovanni. Mi dica lei..
Approfondisco questa questione perché in Apocalisse si parla del marchio della bestia e non è da escludere la possibilità che ci siano riferimenti di questo tipo qui. Del resto uno studioso letterato, Orwell, aveva previsto queste ipotesi quando aveva scritto del Grande Fratello dove parlava di quest’occhio che guarda e tiene sotto controllo tutti gli esseri umani in una sorta di sinedrio massonico.. quindi non lo escludo..
Ma secondo lei il 13 maggio 2017, in occasione del centenario dell’apparizione della Madonna a Fatima, Maria ci farà qualche regalo?
Bella domanda..
Speriamo, speriamo, preghiamo per questo.
Anche se feriti, addolorati, per quanto in questo momento si vive dentro la Chiesa non perdiamo la speranza, guardiamo avanti.
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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!